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i libri
La cucina letteraria
Piccolo divertissement letterario
Lampi di stampa, Enaip Omegna (2012) ​
dalla prefazione:
Quando mi è stato chiesto di scrivere una breve saggio che potesse essere inserito nella raccolta di ricette del corso Cucina Letteraria, ho pensato subito al mio commissario Arturo Devecchi. Come, insomma, potesse venirmi in aiuto. Devecchi apprezza il buon cibo e la convivialità (non in modo eccessivo, però) ma di certo non ha le caratteristiche culinarie di Maigret o di Montalbano e di altri personaggi di finzione, in cui l’elemento cibo è fondamentale per la caratterizzazione del personaggio e per la storia narrata. Lui apprezza, ma per dirla meglio, si trova a suo agio all’interno di quegli ambienti, negozi di alimentari, verdurieri, salumerie, macellerie, mercati zonali, ma soprattutto i supermercati, che vengono visitati prima di mettersi a cucinare. Lì afferra la giusta concentrazione e trova la quiete per mettere insieme i tasselli dell’indagine che sta conducendo. Alla fine la mia scelta non poteva che essere quella di scrivere le pagine che seguono come un velo di zucchero su una torta: una spolverata quindi di considerazioni e citazioni all’interno del rapporto tra la letteratura, non solo poliziesca, e il cibo. Individuato il contenuto ho pensato alla forma di scrittura e, pensando all’atmosfera che si è creata durante gli incontri, dapprima all’interno della cucina e poi all’interno della sala da pranzo del ristorante, non potevo che cercare di utilizzare un tono divertente e allegro. Quindi i brani che leggerete vogliono essere un piccolo divertissement letterario su questo argomento, sperando che possa risultarvi interessante.
Almeno q.b.
La spesa del commissario
Cinque indagini del commissario Devecchi
Lampi di stampa (2011) ​
dalla prefazione di Carlo Lucarelli:
Il commissario Devecchi fuma molte sigarette, troppe anche per la sua coscienza, come direbbe lui stesso accendendone una nuova dal mozzicone precedente. Sa benissimo che il fumo è dannoso per la salute, ma fuma lo stesso. Perché le sigarette lo aiutano a pensare, fanno male al corpo, ma molto bene all’anima, almeno così dice lui. È di poche parole il commissario Devecchi e quando sente dire delle stupidaggini, sta zitto, perché ritiene sia meglio così. Parlare darebbe il via solo a chiacchiere inutili.
Ha alcuni rituali, il commissario, per concentrarsi e per dare un certo ordine alla sua vita. Tutte le mattine esce sul balcone, guarda il panorama sul lago d’Orta e osserva il termometro appeso al muro, poi annota la temperatura esterna sul calendario di casa. È metodico e vorrebbe che tutto avesse un senso. Forse per questo è diventato un poliziotto, per dare un ordine alle cose che accadono attorno a lui, ed è la stessa motivazione addotta da uno dei suoi colleghi letterari più illustri: il commissario Jules Maigret, della polizia giudiziaria di Parigi.
Nero Piemonte e Valle d'Aosta
Geografie del mistero
Antologia
A cura di B. Balbiano
Giulio Perrone Editore (2010) ​
dalla quarta di copertina:
L'essenza nera del Piemonte è radicata negli arcani delle sue città e negli enigmi della sua storia, è percettibile ad occhio nudo solo in alcuni momento magici o tra le nebbioline simili ad alito di drago. Le molteplici facce di questa regione si nascondono dietro l'apparenza e, a conferma di ciò, il suo nome è lo stesso in molte lingue: Piemont in dialetto, così come in provenzale e in occitano. Una terra senza spiegazioni, montuosa, terrigna e acquea, che gli autori di questa antologia riescono a restituire al lettore con l'inquietudine meravigliosa della rivelazione (M. Oliva)
Onda d'abisso
Trenta autori per trenta storie di mare e di mistero
Antologia
A cura di A. Morbidelli
L'orecchio di Van Gogh (2010) ​
dalla quarta di copertina:
Voci storiche e nuove stelle del fantastico italiano cantano le loro visioni marinaresche. Trenta racconti in cui avventura, mistero, paura e ignoto si mescolano in un liquido spumoso e vorticoso, capace di scivolare dalle spiagge al pelo dell'acqua e giù in fondo agli abissi di un mondo marino da sempre genitore di incredibili visioni letterarie.
Senso di colpa
Romanzo breve
A.Car editore (2008) ​
L'incipit:
Il commissario Devecchi dopo aver terminato di parlare al telefono, si alzò dalla sua poltrona di pelle nera. Aveva appena ricevuto le congratulazioni dal procuratore Scuisi. Diede un'occhiata al parcheggio del supermercato poco distante, più per consuetudine che per un reale bisogno. Prese dalla tasca interna della giacca il pacchetto di sigarette spiegazzato e sfilò una sigaretta. Lentamente se la portò alle labbra. E l'accese. Sicuro che a quell'ora non ci fosse più nessuno negli altri uffici. Non aveva fretta. Nessuno che lo aspettasse a casa per cenare o sprofondare nel divano insieme di fronte a un film. Per allontanare la giornata di lavoro appena finita. Nulla di tutto questo. Non più.
Famiglie assassine
Antologia
A cura di S. Marchesi
Statale 11 editrice (2008) ​
"Casa al mare", incipit:
Questa notte fa caldo. Una caldo che mi toglie il fiato. L'aria pesante e immobile si appiccica alla pelle e la ricopre con un velo umido. Le luci dei lampioni del vialetto illuminano attraverso le finestre la mia pelle e la fanno brillare. La televisione dice che non faceva così caldo da molti anni. Non ha detto che non faceva così caldo, che so, dal duemilaetre oppure dal millenovecentotrentacinque o dal millenovecento e rotti... dice solo che è il mese di agosto più caldo da molti anni. A me sinceramente non interessa nulla sapere se questo è il mese più caldo del... so soltanto che questa sera fa un caldo insopportabile. Mio marito invece si arrabbierebbe. E non poco.
Colpi di testa
Antologia
A cura di A. Marenzana, M. Smocovich
edizioni Noubs (2007) ​
dalla quarta di copertina:
Trentadue Colpi di testa per dimostare che l'arte del racconto breve non è morta. Anzi, non solo è viva ma gode di splendida salute.
(...)
Per tutti coloro che vogliono scegliere e pensare con la propria testa, per tutti quei lettori che, come noi, sono avvezzi ai Colpi di testa. (S. Marchesi)
Tutto il nero del Piemonte
Antologia
A cura di D. Arona, A. Marenzana
edizioni Noubs (2007) ​
dalla quarta di copertina:
Una regione italiana.
I suoi misteri, i suoi scheletri nell'armadio, le nebbie, le ombre, esplosioni di violenza insensata e momenti di struggente e malinconica tenerezza. Ventidue scrittori, varianti di un lungo e piacevole brivido che ci confermano, ognuna nella propria, straordinaria e reciproca diversità , come il Piemonte sia, forse, la regione più noir e più sconcertante dello stivale.
Sogni e isole
con Giorgio Rava
Quattri racconti a quattro mani
edizioni fareNOTTE (2007) ​
dal racconto Immagino:
Lei aveva passeggiato senza fretta. Non aveva più un luogo da raggiungere.
Non più.
Né qualcuno da incontrare.
Non più.
Lontano
Dieci viaggi in provincia
Antologia
edizioni La fabbrica di carta (2006) ​
dalla prefazione di Laura Pariani:
C'è qualcosa che accomuna tutti i viaggi, brevi o lunghi che siano? Che posso rispondere? Che per viaggiare ci vuole sempre una grande curiosità . Che, quando si parte, bisogna essere pronti a affrontare gli imprevisti: magati non si tratterà di Scilla e Cariddi, ma si tratta pur sempre della minacciosa libertà di uscire dal conosciuto. che si può viaggiare per ricordare e per essere ricordati, come fa Ulisse; ma anche per il puro gusto di apprendere di se stessi verità che ignoravamo: perché chi non viaggia è tolemaico e nel profondo crede, come il gallo di cui parla Rostand, che il sole spunti perché ha cantato.
Uomo della vita
73 delitti socialmente utili
Eos editrice (2003) ​
dall'introduzione:
Se fate fatica a sopportare il vostro datore di lavoro, i vostri colleghi, i parenti, i vostri amici, il vostro partner... Insomma se mal sopportate il genere umano nelle sue diverse manifestazioni e non potete far nulla per ovviare a questo, se non resistere, allora questo libro è dedicato a voi.
Se invece siete un datore di lavoro, un collega, un parente, un amico, un partner... Allora dovete pensare a chi è dedicato questo libro.
E' un consiglio.
Margine in nero
antologia
Mobydick editore (1997)
dalla prefazione
(...) Un margine dove tutto può accadere: omicidi consumati con lucida follia, amori chiusi in una quotidianità imperante e soffocante, intolleranze vissute magari in prima persona. Cronaca giornalistica che offre spunti affascinanti a chi di giornalismo vive o cerca di vivere, ma anche stanchezza che serpeggia tra i vari autori per via di una tradizione letteraria locale ammuffita in una ripetitività che rischia di relegare la narrativa di provincia in una sacca di povertà spazio-temporale. (...)
Inverno giallo 1996
antologia
Mondadori (1996)
dalla prefazione di Andrea Carlo cappi
In oltre trent'anni di vita delle antologie del Giallo Mondadori, credo che poche volte i curatori si siano trovati di fronte un fervore creativo pari a quello di cui sono stato testimone negli ultimi mesi. Non è un caso se per la prima volta Inverno Giallo si presenta ai suoi lettori come una raccolta di racconti esclusivamente "made in Italy": in un'epoca in cui autori di tutto il mondo si rivolgono al noir come unica vera espressione letteraria, l'Italia ha raccolto la sfida, dando vita a una generazione di scrittori che non hanno nulla da invidiare ai loro colleghi di altri Paesi. (...) Il giallo Mondadori (...) ha incaricato me, nelle insolite vesti di "cacciatore di autori", di coinvolgere in questa avventura alcuni tra i migliori scrittori italiani di genere.
Penombra
antologia
Edizioni Casa Rosa (1995)
dalla prefazione di Andrea Carlo cappi
Penombra... il confine sottile tra la luce della certezza e le tenebre dell'inquietudine. Su questa linea si muovono gli autori che hanno partecipato a questa antologia, ognuno alimentandosi dei propri sogni e delle proprie paure, dei propri ricordi o dei propri incubi.
Sospeso
antologia
editrice L'entronauta (1994)
dalla prefazione di Marcello Fois
Scrittura di genere in Italia ha sempre significato scrittura di serie b, nonostante Eco, Gadda, Sciascia. Finché non nascerà una generazione di autori che rovescino questo postulato. Vi rivelerò un segreto: questa generazione è già nata.
Dal bianco al nero
antologia
edizioni Casa Rosa (1994)
Incipit del racconto Un bel mazzo di fiori
La mattina della domenica è sempre una sfida con le proprie gambe quando si cerca di abbandonare il proprio letto, luogo di sogni incompiuti della notte passata. Aperti gli occhi si ha una visione per qualche secondo distorta della propria stanza, poi si è assaliti da un subdolo mal di testa che non ti abbandonerà se non sul finire di serata. Le gambe sono appesantite, tremano ancora leggermente, ma soprattutto non danno nessun affidamento per chi come Gianni aveva l'intenzione di scacciare i sogni mai realizzati.